Qui, Quo, Qua

« Older   Newer »
  Share  
Clark__kent
view post Posted on 1/9/2006, 13:48




Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey e Louie), sono i tre nipotini di Paperino, figli di Della Duck e di un padre sconosciuto, di cui si sa solo che è stato ferito con un petardo messo sotto la sua poltrona dai suoi tre figli, che per questo sono stati mandati a Paperopoli dallo zio per la prima volta.
Ideati da Al Taliaferro e Ted Osborne per la tavola domenicale del 17 ottobre del 1937, sono la risposta papera a Tip e Tap, gli altrettanto discoli nipoti di Topolino.
Quando Floyd Gottfredson introdusse Tip e Tap nelle strisce quotidiane di Topolino, il suo inchiostratore era proprio Taliaferro, il primo ad intuire le forti potenzialità che avrebbe avuto il papero di Walt Disney. Quando, infatti, ottenne il distacco delle due linee narrative (quella papera e quella topa), dopo lunghe discussioni con Gottfredson, Taliaferro decise di introdurre anche nella vita di Paperino tre discoli monellacci, figli della sorella. La loro gestione, almeno all'inizio e soprattutto per le storie distribuite sui quotidiani, non era semplice: disegnare ben tre personaggi non solo costava lavoro, ma praticamente occupava per intero la scena.
I tre, così, vennero inseriti sia in solitario, sia in gruppo di due nelle storie dello zio e la loro presenza era sempre caratterizzata da un qualche disastro, come la devastazione della casa di Paperino sin dal loro esordio.
Stessa cosa accadde il 15 aprile del 1938 quando venne distribuito Donald's Nephews, il cartone animato che introduceva nel mondo del cinema i tre discoli nipoti, che da allora divennero protagonisti non solo di migliaia di storie a fumetti, ma anche di ventisei cortometraggi, tre mediometraggi, un lungometraggio e vari film e speciali televisivi.
Diretto da Jack King e con Barks come gagman, il corto d'esordio è una vera esplosione sin dalle prime sequenze, con i tre nipotini che entrano sfondando la porta a bordo di un triciclo a testa e con in mano una mazza da polo, con tanto di palla, per una conseguente ed inevitabile devastazione del mobilio. Tra l'altro ha anche il merito da aver introdotto i nomi originali con cui sono oggi noti (ideati da Dana Coty).
In questa occasione vennero, poi, codificati i colori con i quali, nei vari cartoni animati successivi, venivano identificati: Quo-blu, Qui-rosso e Qua-verde. Nei fumetti, invece, la regola è generalmente quella di utilizzare un colore a scelta dell'artista, mantenendo però questo colore per tutto il corso della storia, senza creare così confusione al lettore.
Qui, Quo e Qua, però, sono noti soprattutto come generali pluridecorati del corpo militar-ecologico delle Giovani Marmotte. Tale filone, ideato da Barks con Paperino e l'E.S.S.B., ha le sue radici nel secondo cortometraggio del terzetto, Good Scouts, al quale ha collaborato lo stesso Barks e che ha molto probabilmente ispirato anche Paperino consulente sportivo, in cui Qui, Quo e Qua indossano delle divise praticamente identiche a quelle indossate nel cartone appena citato.
L'idea di parodiare i corpi militari con uno di adolescenti organizzato nello stesso modo di un esercito risultò vincente, soprattutto grazie all'utilizzo dei tre nipotini di Paperino, che proprio con Barks, iniziarono la loro trasformazione da discoli impenitenti in assennati paperini, spesso in netto contrasto con i difetti caratteriali dei loro zii Paperino e Paperone. A questa linea, iniziata da Barks con Paperino e l'oro del pirata, si accostò, in Italia, soprattutto Romano Scarpa, che con storie come Paperino e i gamberi in salmì o Paperino e l'uomo di Ula Ula presenta dei paperini intelligenti e vispi, ma soprattutto abili investigatori. È, invece, soprattutto Guido Martina quello che utilizza dei nipotini discoli, inserendo spesso delle morali finali, un po' come faceva il Barks degli anni Quaranta.
Dopo questo periodo un po' ambiguo, Qui, Quo e Qua diventano, in molte storie di ampio respiro sia statunitensi sia italiane, i risolutori di molte intricate vicende, sia nei panni di generali pluridecorati delle Giovani Marmotte, sia in borghese, e spesso utilizzando l'Infallibile, ovverosia il Manuale delle Giovani Marmotte. Sceneggiatori come Jerry Siegel, Fabio Michelini o autori completi come Don Rosa, Daan Jippes, ripropongono dei nipotini vispi soprattutto mentalmente, abili sia con la teoria sia (soprattutto) con la pratica, dimostrando sul campo di sapersi meritare le stellette e le medaglie guadagnate con le Giovani Marmotte.
Tra l'altro, Don Rosa, racconta di come Qui, Quo e Qua entrano nel corpo fondato dal loro avo Clinton Coot nella storia Q.U.E.S.T.I.O.N.E. D.I. G.E.R.G.O., divertentissimo omaggio non solo a Barks e alle sue storie sulle Giovani Marmotte, ma anche a Taliaferro e Osborne, ritratti come le prime due Marmotte arruolatesi nel corpo di difesa paperopolese.
* In Duck Tales i personaggi sono doppiati da Roberta Paladini (Qui), Giuppy Izzo (Quo) e Paola Giannetti (Qua), tutt'e'tre sostituite in un secondo tempo da Laura Lenghi che presta loro la voce anche in House Of Mouse.
* In Quack Pack i personaggi diventano adolescenti e sono doppiati da Antonella Baldini (Qui), Stefano De Filippis (Quo) e Monica Bertolotti (Qua).

Attached Image: Carton5.gif

Carton5.gif

 
Top
0 replies since 1/9/2006, 13:48   100 views
  Share